Cari confratelli, siamo all’inizio di un nuovo anno pastorale. Come annunciato dall’Arcivescovo S.E. mons. Salvatore Visco nella celebrazione di San Roberto Bellarmino, le nostre comunità parrocchiali sono chiamate a diventare “voce” del verbo trasfigurare.
La Caritas Diocesana impegnata negli ambiti istituzionali della Promozione Chiesa, Promozione Poveri e Mondo, ha formulato un percorso che tiene conto delle indicazioni dell’Arcivescovo e delle linee pastorali della Caritas Italiana.
Giorno 02 ottobre alle ore 18.30 presso la Sala Baccarini del Seminario Campano di Capua si terrà un incontro con i referenti delle vostre Caritas Parrocchiali per condividere il programma della Caritas Diocesana che si articola in due proposte formative:
I PROPOSTA – EUCARESTIA E POVERI
Un ciclo di tre incontri sul tema Eucarestia e poveri. Il primo si terrà il 19 ottobre e sarà affidato a Goffredo Boselli, monaco di Bose e redattore della relazione sul verbo trasfigurare presentata a conclusione dei lavori del Convegno Ecclesiale di Firenze del 2015. Sullo stesso tema seguirà un secondo incontro, giorno 13 novembre, affidato al direttore della Caritas di Aversa don Carmine Schiavone. Questo primo ciclo sarà concluso il 18 dicembre con un incontro del responsabile dell’Area Regale, don Gianni Branco.
Il PROPOSTA – CENTRI Dl ASCOLTO
E’ desiderio del nostro Arcivescovo che ogni parrocchia abbia un Centro di Ascolto, segno di una comunità che non solo ascolta la Parola e celebra i Sacramenti ma che si faccia testimone dell’amore misericordioso di Dio.
Per questo motivo la Caritas Diocesana si fa promotrice di una serie di incontri affidati alla Delegazione Regionale, che hanno come specifico scopo la formazione di volontari dedicati al servizio nei centri di ascolto parrocchiali. Naturalmente più parrocchia che insistono su territori omogenei possono dar vita a Centri di Ascolto interparrocchiali o foraniali.
Il direttore e la sua équipe sono sempre disponibili ad accompagnare, anche con un contributo, quelle comunità parrocchiali che vogliano aprire un Centro di Ascolto. Il ciclo formativo sarà così organizzato:
- due incontri proporranno la simulazione di alcune situazioni tipo con la partecipazione di volontari scelti tra i partecipanti alla formazione (21 gennaio 2019 – 04 febbraio 2019);
- un terzo e quarto incontro in cui, divisi per parrocchie di provenienza, i partecipanti saranno accompagnati a verificare, ed eventualmente a riprogettare, gli aspetti principali del servizio-segno in cui operano, secondo i parametri emersi negli incontri precedenti (04 marzo 2019 – 02 aprile 2019);
- un quinto e ultimo incontro nel quale verrà restituita una sintesi propositiva (06 maggio 2019). Ad ogni appuntamento verranno proposti testi e schede per favorire il confronto e far emergere contenuti, nonché griglie interpretative dell’esperienza presentata.
LA NUOVA SEDE ED IL CENTRO Dl ASCOLTO DIOCESANO
La Caritas Diocesana ha stabilito la sua sede in corso Gran Priorato di Malta, n 033 a Capua (CE). Presso gli uffici è aperto anche lo sportello del Centro di Ascolto diocesano aperto dal lunedì al venerdì dalle 09.30 alle 12.30
Il Centro di ascolto diocesano non sostituisce quello parrocchiale, inter parrocchiale o foraniale e non assume alcun ruolo di delega da parte delle parrocchie. Esso ha la missione di svolgere, al fianco del servizio ai poveri, un servizio di animazione della comunità cristiana espressa soprattutto dalle funzioni di:
- sussidiarietà: rivolge il suo servizio a persone che vivono in condizione di povertà che ancora non hanno trovato accoglienza e ascolto nella comunità parrocchiale
- stimolo: svolge il suo servizio di ascolto in continuo dialogo con i Centri di ascolto parrocchiali, vicariali o zonali e delle parrocchie.
A tal fine, affinché il Centro di Ascolto Diocesano possa valutare la possibilità di un sostegno economico alle persone indigenti è necessario che ci sia un primo approccio alla comunità di provenienza che, approfondendo la situazione, deve farsi carico dell’accompagnamento non solo economico del disagio in vista di una più duratura azione ecclesiale. Qualora il Parroco e il suo Centro di Ascolto valutino la necessità di un coinvolgimento della Caritas Diocesana, la situazione va presentata mediante una lettera che ne racconti brevemente la storia e il disagio e proponga un percorso di possibile risoluzione o, quantomeno, sollievo. Solo a queste condizioni la Caritas Diocesana e il suo direttore può erogare un contributo a supporto.
Con un cordiale saluto a tutti, restiamo uniti nell’impegno e nella preghiera reciproca.
Capua 25 settembre 2018